Il Santuario di Castelmonte: il santuario più antico del Friuli e tra i più antichi d'Italia

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Il Santuario di Castelmonte è il più antico Santuario del Friuli e tra i più antichi d’Italia, non a caso in sloveno “Castelmonte” è chiamato Stara Gora, cioè “monte antico.  Questo santuario si trova nel comune di Prepotto, dista solamente a 7km da Cividale del Friuli ed è assolutamente un posto da visitare, credenti o meno!! Proseguendo la lettura di questo articolo scoprirai cosa vedere al Santuario di Castelmonte, come arrivarci e quando andare. 

Santuario di Castelmonte

Come arrivare al Santuario di Castelmonte

Qui sotto trovi il collegamento con Google Maps, cosicché quando vorrai andare al Santuario di Castelmontebasta che clicchi sopra al riquadro sottostante e il tragitto si aprirà automaticamente all’interno dell’app nel tuo smartphone.

Il Santuario è raggiungibile in auto da Cividale ma molti sono anche i sentieri che salgono qui dai fondovalle (Sentieri CAI: 747 | 748)

Per visitare il Santuario prima devi parcheggiare la macchina nel grande piazzale e poi dovrai proseguire e piedi. Una volta superate le mura, si entra nel piccolo borgo di Prepotto e nel suo centro troverai il Santuario della Beata Vergine di Castelmonte.

Breve storia del Santuario di Castelmonte

Prima di vedere cosa vedere al Santuario di Castelmonte è giusto capire la sua storia!! Come ti ho detto all’inizio, il Santuario di Castelmonte è il più antico del Friuli e le sue origini risalgono al primo millennio della nostra era, nel lontano V – VI secolo. A testimoniarlo sono due pavimentazioni rinvenuti nella seconda metà degli anni Novanta, durante alcuni lavori nel santuario. Ma perché venne costruito proprio sopra ad una montagna?  Per sapere la risposta dobbiamo tornare ancora un po’ indietro nel tempo. Nel V secolo, queste terre conobbero la crudeltà delle invasioni barbariche (Goti di Alarico, Attila, i Longobardi di Alboino fino alle popolazioni slave) e iniziò a diffondersi la necessità di avere una roccaforte di difesa nella quale sistemare le sentinelle. Così venne costruita una rocca che resistette agli assalti e svolgeva un ruolo essenziale per tutto il Friuli. Se osservi bene sulla torre si notano le feritoie da cui sporgevano moschetti e spingarde per difendersi. Inoltre a testimonianza del suo passato da rocca, accanto alla torre c’era una stanza che nel 1765 venne attrezzata ad uso di prigione. Il Santuario di Castelmonte Fin da subito il santuario, che era molto “primitivo” rispetto a quello che vediamo oggi, iniziò ad essere meta di pellegrinaggio. La fama del luogo di culto aumentò considerevolmente e nel corso degli anni venne ampliato diventando un vero e proprio borgo fortificato, costruito attorno alla cappella. Alcuni documenti risalenti al 1175 testimoniano l’esistenza della chiesa ma solamente nel XII secolo si parlava del Santuario di Castelmonte come il luogo di culto più importante del patriarcato di Aquileia. Ahimè, nel 1469 un fulmine colpi il campanile e un incendio distrusse gran parte del Santuario di Castelmonte e del borgo, allora abitato da molte famiglie, che vennero ricostruiti totalmente 10 anni più tardi.

La leggenda del Santuario di Castelmonte

Anche questo posto possiede la sua leggenda ed è una storia che tutti i genitori, prima o poi, raccontano ai loro figli per trasmettergli il desiderio di credere nel bene e per preparargli a lottare per difenderlo nei momenti difficili della vita. La leggenda narra che un giorno il diavolo sfidò la Madonna. Le si mise di fronte e le propose “Vediamo chi arriva prima sopra al Castemonte?. Chi vince avrà la città di Cividale!” La Madonna accettò la sfida e spiccarono il volo velocemente dando l’avvio alla grande corsa! Il Diavolo, sbatte le ali più velocemente che potè ma al suo arrivo trovò la Madonna ad aspettarlo. Era arrivata per prima! Così il diavolo fu sconfitto ed andò a sprofondare nell’inferno aprendo una voragine, oggi chiamata “Bùse del Diàul (buco del Diavolo) che si può vedere sul vicino monte Spich. Da quel giorno la Madonna sovrasta il monte antico ed è meta di pellegrinaggio non solo per i fedeli italiani, ma anche per i vicini sloveni.

Cosa vedere al Santuario di Castelmonte

Il piccolo borgo di Prepotto e le sue porte

Una volta arrivati nel parcheggio, hai due porte d’accesso per entrare nel borgo di Prepotto. La prima è quella affacciata al grande parcheggio e qui vi accedevano i pellegrini che arrivavano da Cividale, la seconda si trova sul lato opposto e vi è la porta della Pocacilla o Poklecila (inginocchiatoio in slavo), dove un tempo tutti coloro che arrivavano vi sostavano prima di entrare. Alla sinistra di questa porta c’è un noce del 1937 e alla sua destra la croce con le statue dei santi Francesco e Chiara d’Assisi. Dopo aver superato le mura ti troverai all’interno del borgo di Prepotto e già vedrai segni della cristianità in ogni dove! Vi sono perfino negozi di souvenir dove poter trovare oggetti votivi di qualsiasi forma e dimensione! Inoltre, questo borgo oltre ad avere una storia strettamente legata al Santuario è anche il territorio del vino Schiopettino.

La facciata del Santuario, il Campanile e il cimitero

Prima di accedere al Santuario di Castelmonte, ti troverai in una piazzola con un grande ippocastano. In questo luogo si tenevano anticamente le diatribe regolate dal gastaldo del castello. Successivamente, seguendo la scalinata che scende si arriva al piccolo cimitero a ridosso del muro della cripta. In esso riposano eminenti figure di sacerdoti, vescovi e preti legati al Santuario di Castelmonte. Ritornando verso l’ingresso, sull’angolo del campanile si trovano varie iscrizioni, segno del tempo e delle successive ricostruzioni. Inoltre sulle facciate vi sono opere artistiche, come il mosaico posto sulla mezzaluna sopra la porta d’ingresso e il bassorilevo della Madonna con il Bambino, dove il busto di P.Eleuterio ricorda il primo custode Cappuccino del Santuario.

L’interno del Santuario 

interno Santuario di Castelmonte Entrare nel Santuario è qualcosa di unico, di grande impatto e io ti sto parlando da persona non credente, quindi quello che ti sto dicendo non sono parole al vento, ma entrando in questo luogo le emozioni si amplificano e sembra di essere avvolti da una presenza che ti fa pressione sulle spalle e schiena ed allo stesso tempo ti innalza con il pensiero.  Non so spiegare a parole ciò che ho provato qua dentro, ma è stato qualcosa di unico che non ho provato da nessun altra parte! Una volta entrati, impossibile non notare l’altare maggiore nel presbiterio (1684), opera di maestri veneziani. Alzando lo sguardo, sopra la presbiterio vi è l’affresco raffigurante la Vergine Maria Assunta ai piedi della Trinità, di Lorenzo Bianchini. Gli altari laterali sono del 1687 sempre di origine veneziana. Sull’altare di destra, si vede la pala con S. Antonio e S. Vito sotto i tre angeli di cui uno con calice e ostia in mano, opera di Francesco Chiarottini nel 1767. A sinistra l’altare della Santissima Trinità con S. Gregorio e S. Girolamo, di autore incerto. A partire dal 1800 le pareti della chiesa hanno iniziato ad accogliere ex voto, piccoli dipinti e testimonianze portate dai fedeli come ricordo della “grazia che hanno ricevuto dalla Madonna”. Entrando si percepisce una sensazione molto intensa e io personalmente mi sono commossa leggendo le speranze, le fatiche, le paure e perfino la felicità di tutte queste persone pur non essendo credente.

La statua nera della Madonna 

All’interno vi è la statua nera della Madonna con il Bambino ed è il cuore del Santuario di Castelmonte. Se guardi attentamente la pelle della madonna è rappresentata molto scura. Come mai? Alcuni storici sostengono che sia un tentativo di richiamare l’immagine delle antiche icone mariane, di tradizione orientale, che si presentavano scure perché annerite dal tempo con il fumo delle candele. Altri dicono che sia stato causato dai vari ritocchi e restauri effettuati nel corso dei secoli. Non ci sono risposte corrette e precise ma sicuramente non è l’unica in Europa ma merita un po’ di attenzione per questa sua particolarità. Inoltre, chiunque guardi l’immagine è colpito dal volto della Vergine, tanto da essere chiamata “Madonna viva”.

La Cripta 

Cripta del Santuario di Castelmonte La cripta è la parte più antica del Santuario ed il primo luogo di culto.  È dedicata a S. Michele Arcangelo, difatti all’interno della cripta vie è il gruppo ligneo “S. Michele Arcangelo che schiaccia il Diavolo”.  È difficile stabilire come mai avessero scelto di dedicare la parte più antica a questo Arcangelo, però sappiamo che fu un angelo particolarmente caro alla fede dei Longobardi. S. Michele Arcangelo al Santuario di CastelmonteAll’interno della cripta, inoltre, è possibile vedere resti di pavimentazioni risalenti all’epoca romana, comunque non posteriori al secolo VI. Su questi ritrovamenti si fondano le ipotesi sull’antica origine del santuario che già la tradizione e varie ipotesi storiche facevano risalire ai secoli V e VI. Inoltre, sono presenti anche frammenti di granate che colpirono il santuario durante la seconda guerra mondiale e che costrinsero i frati con gli abitanti del borgo a rifugiarvisi. Anche qui si trovano ex-voto appesi alle pareti che rappresentano avvenimenti particolari nei quali, in un momento di pericolo o grande preoccupazione, hanno percepito il sostegno e la protezione di Maria. Al di là dei presunti miracoli e dei vari ringraziamenti, girare tra gli ex voto fa un grande effetto. La rassegna di disgrazie è davvero ampia : si passa dai cavalli imbizzarriti a incidenti automobilistici, inoltre vi sono anche tragedie scampate quali un fulmine, un terremoto e perfino vi è un plastico della città di Gemona che venne portato qui nel 1576 in segno di ringraziamento, perché erano sopravvissuti a una terribile pestilenza. Tra gli ex-voto cui sono ancora visibili scritte di antichi pellegrini: la più antica è: ‘1559 – Gaspar Belinus’. Inoltre, sull’altare della cripta, vi è un grande libro che accoglie le preghiere, i ringraziamenti, le richieste d’aiuto, il ricordo delle persone care di tanti pellegrini che passarono nel Santuario.

Le terrazze panoramiche 

Tra le cose da vedere al Santuario di Castelmonte, assolutamente una piccola sosta la meritano le terrazze panoramiche, per godere il paesaggio circostante, a dir poco meraviglioso durante il tramonto. Ve ne sono ben tre, che puoi trovare elencate qui sotto: 1) Piazzetta del Pozzo: vi è perfino un cannocchiale per ammirare meglio il panorama 2) Piazzetta del ippocastano: dove puoi gustarti il tramonto tranquillamente seduto/a sulle panchine 3) Terrazza vicino alla porta della Pocacilla, anche qui vi è un cannocchiale per ammirare meglio il panorama
Terrazza Panoramica Santuario di Castelmonte

Il Colle della Croce

Il colle della croce detto del Campuc o dell’Utia, cioè della tesaè un parco naturale con sentieri, piazzole e panchine. Di notte la sua illuminazione la rende visibile da ogni punto della pianura, orientando lo sguardo e l’attenzione dei fedeli anche da lontano. Inoltre, dai piedi della grande croce si gode di uno straordinario panorama.

Quando visitare il Santuario?

Il Santuario di Castelmonte è aperto, da lunedì a sabato, nei seguenti orari 07:30–12:00 e 14:30–18:00.  Invece, la domenica e nei festivi il Santuario è aperto con orario continuato. Ti consiglio di andare verso l’ora di chiusura, così da poter godere anche del tramonto dalle terrazze panoramiche del Castelmonte. Per maggiori informazioni contattare i seguenti numeri (+39) 0432 731094 – 701267 | (+39) 0432 730150 o scrivere a info@santuariocastelmonte.it | https://www.santuariocastelmonte.it

Dormire e mangiare al Santuario di può?

Dopo aver visto cosa vedere al Santuario di Castelmonte, vi è la Casa del Pellegrino, sia bar che ristorante, dove potrai mangiare ottimi prodotti locali. Inoltre, dispone di ben 13 camere con bagno privato e con splendida vista sulla pianura friulana. Per info e prenotazioni: accoglienza.castelmonte@gmail.com | 0432 731161

Cosa fare nelle vicinanze?

Il Santuario di Castelmonte dista solamente a 7km da Cividale del Friuli e una volta terminata la tua visita a questo santuario, unico al mondo, ti consiglio di farti un giretto tra le strade e le meraviglie di Cividale del Friuli. Itinerario: 8 cose da vedere a Monselice LEGGI L’ARTICOLO ” COSA VEDERE A CIVIDALE DEL FRIULI: 10 COSE DA NON PERDERE

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Ciao sono Giovanna, ti ringrazio di cuore per aver letto il mio articolo. Se vuoi scoprire di più su chi sono, clicca qui Vuoi rimanere aggiornato sui luoghi da visitare in Triveneto?  Iscriviti alla newsletter per essere sempre aggiornato sulle mie guide per scoprire i luoghi, le tradizioni ed i sapori autentici del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto Adige.

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