Oggi ti porto alla scoperta del Castel di Pietra a Tonadico (TN), un castello costruito sopra ad uno sperone di roccia. Seguendo la lettura di questo articolo scoprirai come arrivare, come poterlo visitare e conoscerai
la leggenda del Castel di Pietra.
COME ARRIVARE AL CASTEL DI PIETRA?
Qui sotto trovi il collegamento con Google Maps, cosicché quando vorrai andare al
Castel di Pietra basta che clicchi sopra al riquadro sottostante e il tragitto si aprirà automaticamente all’interno dell’app nel tuo smartphone.
Da Fiera di Primiero per raggiungere il Castello bisogna andare in direzione Lago Welsperg tramite le SS347 e successivamente fermarsi in una piazzola di sosta che si trova lungo la strada ed inoltrarsi nel bosco.
SI PUÒ VISITARE IL CASTEL DI PIETRA?
Il Castel di Pieta è
“visitabile” solamente scalando una grande parete rocciosa, quindi
possono salirci solo coloro che sono esperti di arrampicata.
Per chi è inesperto, come me, può arrivare fino ai piedi della grande roccia e vedere il Castel di Pietra dal basso. In ogni caso, ai piedi del Castello vi sono anche delle panchine per fare una piccola sosta in mezzo al bosco, a contatto con la natura.
LA LEGGENDA DEL CASTEL DI PIETRA
La leggenda narra che tanto tempo fa, nei boschi vicino al Castel di Pietra, vivessero le
Guane, bellissime fanciulle, mezze fate e mezze streghe, ed
“El Mazarol”, un ometto rosso sia di pelle sia di capelli, con zoccoli di legno, sempre in movimento.
Le Guane, non andavano assolutamente d’accordo con
El Mazarol per discussioni di territorio:
le Guane volevano estendere il loro spazio vitale fino all’ attuale Transacqua, chiamata ai tempi “La Valle dei Morti” per l’inquietudine trasmessa da quel luogo che nessuno aveva mai avuto il coraggio di esplorare.
Nonostante il
continuo conflitto tra le Guane e El Mazarol, questi non si vedevano ormai da molto tempo.
Una notte di luna piena, un forte rumore di catene e ululati sconquassò il silenzio che regnava
nel castello del Mazarol, l’odierno Castel di Pietra. Ad un certo punto, el Mazarol si svegliò di soprassalto rendendosi conto che il maniero stava bruciando. Era opera di
“Caza Beatrik”, un gigante enorme con capelli irsuti e con una barba nera.
El Mazarol si allontanò appena in tempo dall’incendio, ma in lontananza vide tante piccole luci rosse che si avvicinavano sempre di più; fin quando riuscì a scorgere i cani della Caza Beatrik assetati di sangue con gli occhi rossi, pronti ad attaccarlo. Nonostante la situazione El Mazarol, quel piccolo ometto rosso, riuscì a rimanere impassibile; appena i cani furono abbastanza vicini sferrò dei calci letali e li fece fuggire.
La Caza Beatrik vedendo che i suoi cani, stremati e feriti che tornavano indietro, decise di ritirarsi nel bosco promettendo di vendicarsi. La notte successiva accadde la stessa sorte alle Guane.
La mattina dopo le Guane andarono al castello del piccolo ometto rosso per chiarire la situazione, convinte che fosse lui il colpevole dell’ accaduto. Parlando con El Mazarol, si accorsero che il colpevole poteva essere solo la Caza Beatrik. Così El Mazarol e le Guane escogitarono un piano per vendicarsi di Caza Beatrik.
Durante una notte di luna piena le Guane e El Mazarol aspettarono nascosti dietro a dei cespugli. El Mazarol con i suoi poteri maligni scatenò un tornado sulla dimora di Caza Beatrik, infastidendolo fino a tal punto che uscì. La trappola consisteva nel farlo precipitare in una fossa coperta da rami e fogliame. Appena la Caza Beatrik uscì; cascò subito nella trappola ; le Guane entrarono in azione scagliando delle grandi rocce contro il gigante.
Dopo questo “massacro” Caza Beatrik decise di scusarsi, però El Mazarol non accettò le sue scuse perché aveva devastato il suo castello; ma accettò di essere ospitato da Caza Beatrik fino a quando il suo maniero non fosse stato ricostruito dall’omone.
Un giorno durante i lavori di restauro Caza Beatrik scappò e non si fece più rivedere, probabilmente perché cacciato dai paesani a cui aveva rubato dei mattoni per il restauro.
Si narra che l’abitazione non fu mai più ricostruita.
Molto tempo dopo
i resti del castello del Mazarol furono utilizzati dal conte Welsperg per costruire l’attuale Castel Pietra che con il tempo andò comunque in rovina .
COSA FARE NELLE VICINANZE?
A pochissimi km dal Castel di Pietra vi sono
Fiera di Primiero, ideale per una piccola passeggiata in centro, e il
Lago Welsperg, ideale per rilassarsi in mezzo alla natura e fare una passeggiata di 15minuti intorno al lago.
LEGGI L’ARTICOLO PER SCOPRIRE 5 COSE DA VEDERE ASSOLUTAMENTE A FIERA DI PRIMIERO
LEGGI L’ARTICOLO “Il lago di Welsperg: una semplice passeggiata”
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Ciao sono Giovanna, ti ringrazio di cuore per aver letto il mio articolo. Se vuoi scoprire di più su chi sono, clicca qui
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ALLA PROSSIMA SCOPERTA DEI CASTELLI DEL TRIVENETO
STAY TUNED !!